I cardinali parlano della situazione economica e finanziaria della Santa Sede
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
Presenti 181 cardinali, di cui 124 elettori, nella settima Congregazione generale tenutasi stamani, 30 aprile, in cui si è parlato della situazione economica e finanziaria della Santa Sede. A riferirlo Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, spiegando che, nella riunione durata dalle 9 alle 12.30, sono intervenuti vari cardinali con carichi in organi economici e finanziari per riferire delle loro attività. Ha preso la parola infatti il cardinale Marx, coordinatore del Consiglio per l’Economia, per presentare le sfide, i problemi e le proposte economiche, anche in prospettiva della sostenibilità, con l’obiettivo che le strutture economiche continuino a supportare le riforme del papato.
Oltre a lui è intervenuto anche il cardinale Schönborn, in quanto presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione, e il cardinale Farrell, il quale, oltre ad essere camerlengo, è anche presidente del Comitato per gli Investimenti. L’elemosiniere apostolico, il cardinale Krajewski, ha invece riferito delle attività del dicastero per la Carità e infine il cardinale Vergez, presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha condiviso alcune specifiche sulla situazione del territorio, accennando ai lavori di ristrutturazione. Domani, 1 maggio, giorno festivo, i cardinali non si riuniranno per le Congregazioni generali quindi il prossimo appuntamento sarà venerdì alle 9.
I temi affrontati e il funzionamento delle Congregazioni
Sono poi seguiti 14 interventi su varie tematiche, tra cui l’ecclesiologia del popolo di Dio, la sinodalità e la collegialità episcopale per superare la polarizzazione, le vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa, e l’evangelizzazione, con un focus sulla corrispondenza tra ciò che si vive e ciò che si annuncia. Nelle riflessioni è anche stata citata come una ferita la polarizzazione nella Chiesa e la divisione della società. Ci sono inoltre stati tanti richiami ai testi del Concilio Vaticano II, Lumen Gentium e Gaudium et Spes.
La Sala Stampa ha spiegato che durante le Congregazioni generali non ci sono pause dopo i singoli interventi, tuttavia c’è una sostanziosa pausa a metà mattinata per permettere scambi e discussioni. È stato anche riferito che la dichiarazione diffusa questa mattina, riguardo il diritto di voto di tutti i cardinali elettori presenti e la decisione del cardinale Becciu di non entrare in Conclave, è un “messaggio che emerge dalle Congregazioni stesse”. Nella seconda parte della mattinata è stato anche letto il comunicato diffuso questa mattina in cui i cardinali chiedono al popolo di Dio di accompagnarli in questo momento con iniziative di preghiera.
I cardinali assenti
Come accennato anche nel punto stampa di ieri, per ora sono due i porporati che hanno comunicato che non saranno presenti al Conclave per motivi di salute. Al momento, all’appello delle Congregazione generali, mancano ancora 9 elettori, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo il loro arrivo. La Sala Stampa ha precisato inoltre che a queste riunioni quotidiane partecipano solo i cardinali, non sono invitati altri esponenti della Curia romana.
Alcuni dettagli sul Conclave
Sono stati anche forniti ulteriori dettagli sullo svolgimento del Conclave, che inizierà il 7 maggio. Dopo la Messa “pro eligendo Pontifice”, che avrà luogo il primo giorno alle 10 nella Basilica di San Pietro, i cardinali dovrebbero trasferirsi a Casa Santa Marta, dove saranno alloggiati durante questo periodo di votazione. In questi giorni antecedenti, ogni cardinale ha un suo luogo di residenza a Roma, e nel frattempo le stanze dovranno essere liberate e dovranno essere svolti dei lavori prima di poterli accogliere. I sigilli alla stanza di Francesco a Santa Marta verranno tolti dopo l’elezione del nuovo Pontefice, dato che le stanze e i suoi contenuti restano riservati al nuovo Papa.
A parte il 7 maggio, in cui la prima e unica votazione del giorno avrà luogo nel pomeriggio, nei giorni successivi di Conclave ci saranno 4 scrutini, 2 la mattina e 2 il pomeriggio. Le fumate dal comignolo invece saranno 2 al giorno, una a fine mattina e una a fine pomeriggio, a meno che non venga eletto il Pontefice prima e in quel caso viene anticipata. Durante il Conclave non è previsto nessun servizio di interpretazione, come invece sta avvenendo durante le Congregazioni.
Durante il punto stampa si è inoltre fatto cenno alla situazione del cardinale, Vinko Puljić, arcivescovo emerito di Vrhbosna (Sarajevo) molto malato ma che, su parere dei medici, sarà presente al Conclave dovendo votare probabilmente da Casa Santa Marta. Su questa situazione o di eventuali altre simili verranno date indicazioni su tempi e modalità.
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